VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
— Osservazioni e proposta di rinvio del deputato Lanza G. — Spiegazioni e osservazioni del ministro per l'interno Peruzzi e dei deputati Bon-Compagni
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Signori, sono appena 25 mesi che sediamo in questo recinto, ed abbiam visto che una metà dei deputati non interviene ordinariamente alla Camera: il
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Crispi. L'onorevole Sella aveva dato al regolamento la colpa dell'assenza dei deputati dalla Camera. Io ho voluto rispondere che la colpa non è del
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Crispi. Quando al suddetto articolo 39 fu statuito che «la Camera si compone dei deputati eletti,» tra questi il legislatore intese comprendere anche
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«Le sedute e le deliberazioni delle Camere non sono legali, nè valide, se la maggiorità assoluta dei loro membri non è presente.»
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Posto ciò, ne segue che, ove al citato articolo 53 fu detto, che vuolsi la maggioranza assoluta dei membri d'una Camera, perchè le sedute e le
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quella dei deputati Sella e Lanza, che dovrà essere posta a partito qualora non venisse accettato l'ordine del giorno puro e semplice.
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dei culti, ha nominato cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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Maresca. Vorrei fare una domanda al signor ministro dei culti per avere una spiegazione.
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Minervini. Io aveva chiesto in altra tornata di muovere al signor ministro dei culti alcune domande;
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Maresca. Ringrazio il signor ministro di grazia e giustizia e dei culti delle spiegazioni che si è compiaciuto di dare. Pare tuttavia ch'esse non
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Io quindi domando al signor ministro di grazia e giustizia e dei culti se realmente esista questa società emancipatrice, non ostante il suaccennato
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presidente. Il deputato Minervini propone che la sua interpellanza sia svolta dopo il bilancio dei lavori pubblici.
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presidente. Il deputato Minervini propone che si fissi un giorno per esporre la sua domanda al ministro dei culti.
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In Toscana, in Napoli, in Sicilia, in Lombardia, in Modena per esempio sta il secondo dei due principii accennati. Giuseppe II, dopo la morte di sua
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Il deputato Minervini aveva annunciato l'altro giorno che voleva muovere una sua interpellanza al ministro dei culti. Il ministro quel giorno non era
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Uno dei principali fondamenti che questi pose, perchè
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presidente. Si riprende la discussione del bilancio del Ministero dei lavori pubblici.
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Per comprendere quanto giustamente ciò io dico, occorre conoscere quali sono le condizioni dei salari nelle provincie meridionali.
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seconda proposizione del suo collega dei lavori pubblici non eluda in fatto la prima.
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Il ministro dei lavori pubblici aggiunse ancora che le lettere arrivate al comune non venivano distribuite a domicilio, ma che dovevansi ricercare
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provincie dello Stato, e per fare il servizio dei comuni ove non esiste uffizio postale si hanno dei fattorini detti pedoni di posta interna, i quali
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All'incontro il servizio dei principali centri, le direzioni di compartimento, le direzioni locali e tutti gli altri uffizi postali sono organizzati
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Quando è che ho impugnata la veridicità delle statistiche che l'onorevole ministro dei lavori pubblici ci ha presentate nella precedente tornata?
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Trattandosi dei porta-lettere, credo poter osservare come la città di Napoli sente il difetto del numero dei porta-lettere corrispondente alla
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abbia alcun fondamento perchè egli non ha messo innanzi nessun dato positivo a questo riguardo. Io non ho mai inteso alcuna lagnanza per parte dei
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Lazzaro. L'onorevole Maresca osserva che nessuno dei Napoletani si è mai lagnato del servizio postale da me accennato. Io pure in generale non muovo
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Vi sono, è vero, dei reclami contro il sistema da me prediletto, ma non vuol dire che questo sistema nel suo principio non sia buono e non potesse
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Sta in fatti che nelle diverse provincie d'Italia e massime nelle meridionali il numero dei porta-lettere non corrisponde al bisogno. Ma l'onorevole
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aumento di spesa, in confronto di quella dell'esercizio precedente, motivato appunto dalla necessità riconosciuta di aumentare il numero dei garzoni
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Lazzaro.… alla discussione dei bilanci.
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Menabrea ministro dei lavori pubblici. L'onorevole deputato Lazzaro muove due lagnanze relativamente ai francobolli: la prima riflette l'obbligo dei
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dei generi di privativa nelle provincie meridionali.
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ai postulanti, ai sollecitatori dei deputati.
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Gallenga. Acconsento. Ripresenterò la mia proposizione, e presenterò anche quella per l'abolizione dei biglietti delle ferrovie.
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presidente. Il deputato Capone propone che sia tolto l'articolo 4 del capitolo 54, lire 25,000, per spese straordinarie dei trasporti delle
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Se l'onorevole Capone ha la compiacenza di leggere il titolo dei tre articoli componenti il capitolo 54, vedrà che si parla di spese di viaggi, di
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II ministro dei lavori pubblici ha la parola.
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Non osando proporre addirittura l'abolizione di questo capitolo, pregherei il signor ministro dei lavori pubblici di vedere di concerto col ministro
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dei lavori pubblici, od almeno che sia considerevolmente ridotto.
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Di tal maniera venne finalmente esaudito il voto dei molti nostri concittadini che abitano Alessandria e che ne hanno accolto con gran favore
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(Il ministro dei lavori pubblici fa segni affermativi.)
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L'affare poi dei mastri di posta, rifletta bene l'onorevole Capone essere tutt'altra cosa. I mastri di posta hanno esposto dei capitali cospicui in
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In conseguenza vede l'onorevole Capone che la questione dei mastri di posta non ha nulla da fare con quella dei postiglioni, che è questione di
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presidente. La questione dei mastri di posta s'intenderà dunque riservata al capitolo 182.
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Capone. Propongo una riduzione di 20 mila lire, giacchè per me non istà che il Governo debba essere l'elemosiniere a danno dei contribuenti.
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Capone. Io chiamo l'attenzione del ministro dei lavori pubblici sulla somma di 61 mila lire stanziata in questo capitolo e su quello 179 di questo
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Mandoj-albanese. Si pagano sette buoni milioni e mezzo, e fors'anche più, per il movimento dei piroscafi postali. È per conseguenza necessario che
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per i due terzi dell'anno non sono toccati dai legni postali per causa dei cattivi tempi; intanto noi paghiamo come se essi vi andassero, mentre il
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1° Seguito della discussione sul bilancio delle spese del Ministero dei lavori pubblici per il 1863;
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Accademia della crusca
